Il cuore pulsante della Settimana
Nasce la Giornata internazionale di preghiera per la famiglia.
Trascrivo le parole che un caro sacerdote di recente ha pubblicato: “L’uomo sperimenta continuamente la precarietà dell’esistenza e continuamente chiede a Dio di intervenire... Affida a Lui anche le cose più semplici della vita ordinaria, ha bisogno di sentire la presenza di Dio.” (Perseveranti nella preghiera, Ed. Punto Famiglia, 2012). Come figli di questo contesto sociale, che spesso sentiamo definire “precario”, sembra potersi rispecchiare in questa espressione. È infatti dalla forte esigenza di qualcosa di straordinariamente ordinario che nasce, in seno alla Settimana del Diritto alla Famiglia, la prima Giornata internazionale di preghiera per la famiglia che sarà celebrata dalla sera del 14 maggio fino al tramonto del 15 maggio, giorno in cui ricade anche la Giornata internazionale della famiglia indetta dall’ONU. La Giornata di Preghiera, intenzionalmente posta al centro della Settimana, è un “cuore pulsante” che permette di vivere con particolare premura il cammino di ogni famiglia, abbandonandosi con fiducia tra le mani di chi può più di noi.
L’intenzione, che guiderà le ore di preghiera, sarà di chiedere al Padre di donarci famiglie che sappiano generare la cultura dell’accoglienza, della comunione e della speranza. La Federazione Progetto Famiglia, insieme alla Fraternità di Emmaus (un movimento di fedeli laici presente in Italia e all’estero) vivrà 24 ore di adorazione eucaristica, presso la Cappella dedicata ai beati coniugi Luigi e Zelia Martin, genitori di S. Teresa di Gesù Bambino, sita in Angri (SA). Oltre al simbolico evento locale, la giornata assume un carattere nazionale proprio perché si uniranno in preghiera anche i monasteri, le parrocchie, i gruppi di volontari di Progetto Famiglia e tutte le realtà laiche ed ecclesiali sparse per l’Italia che hanno aderito alla Settimana. Il carattere internazionale sarà invece dettato dall’adesione all’iniziativa anche da parte di amici della Federazione presenti in Francia, Burkina Faso, Israele, Polonia, Ucraina. Invitiamo tutti, nello scompiglio di una giornata fatta di studio o di lavoro a fermarsi per un momento di ristoro fatto di silenzio. Così saremo un grande popolo orante, come un’unica famiglia in preghiera.
