A volte capitano storie proprio strane, persone strane, come il padre di Ines che rifiuta di mandare i figli a scuola. E di figli ne ha 11. Non è per mancanza di soldi, ci dice la figlia, ma pensa che la scuola sia inutile, i figli devono coltivare la terra e le figlie fare figli. Questa è la sua filosofia. Quando Ines gli chiede di poter andare a scuola, immediata è l’espulsione da casa e dal villaggio, perché nessuno vuole andare contro quell’uomo violento e ottuso. Ines allora lascia il villaggio e si rifugia in un altro villaggio, presso uno zio della mamma. E qui rinnova la sua richiesta: vorrei andare a scuola!!!

Purtroppo lo zio non ha alcuna possibilità economica di mandarla a scuola e così Ines inizia a fare piccoli lavori fuori casa per potersi inscrivere alla scuola primaria. Intanto però il tempo passa, lo zio le chiede di andare via, ormai è grande e così Ines, a testa bassa, è costretta a chiedere scusa al padre e a rientrare. Ma il desiderio è sempre là, legato anche al desiderio di ricevere il battesimo e farsi suora! Un sogno: chi mai potrebbe accogliere una ragazza analfabeta e darle il velo? Nel 2020 però succede qualcosa che le ridona speranza e il coraggio di sognare ancora: partecipa ad una messa di azione di grazia per la consacrazione di sr Clarisse. Non sono dello stesso villaggio, ma lei la conosce e sa come anche sr Clarisse ha sofferto per raggiungere il sogno della consacrazione. Così pazienta e finalmente riesce a parlare con la suora che l’ascolta. Era gennaio, quell’incontro ha trasformato la vita di Ines! Ora vive presso la Maison Mons. D. Yougbare, a Koupela, e frequenta il primo anno di scuola primaria, insieme ai bambini di 6 anni. Un mese è già passato dal primo giorno di scuola e lei mostra, felice, il suo quaderno pieno di a – i – o … ed è orgogliosa del libro di CP1 che le abbiamo comprato. La volontà è forte, sicuramente riuscirà. E noi speriamo di poterla accompagnare fino alla fine del suo percorso di studio.

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