news/
Diario di bordo – Giorno 8: I bambini, il nostro futuro
Questa mattina, davanti alla mensa, ci ha accolto una scena che ci ha riempito il cuore: i bambini della nostra Maison de Rose stavano arrivando. Erano bellissimi e un po’ buffi, con i loro cappellini di lana e i piumini pesanti nonostante la temperatura sfiorasse i 30 gradi. La maggior parte di loro indossava il grembiulino rosa, acquistato dalla scuola, e quell’immagine era un misto di tenerezza e gioia.
Appena ci hanno visto, sono corsi verso di noi. Sapevano già che li aspettavano delle caramelle, un piccolo gesto che per loro significa tanto. Diversi da quelli dei villaggi più sperduti, questi bambini non hanno paura di noi; al contrario, si lasciano accarezzare e avvicinare, trasmettendo fiducia e affetto.
Nel pomeriggio, io e Marco, insieme a Giuseppe, abbiamo preparato dei panini per la loro merenda e siamo andati all’asilo a consegnarli. È stato un momento carico di emozione: i loro occhi brillavano di curiosità e gratitudine. Mi ha colpito un dettaglio, semplice ma significativo. Molti di loro hanno appena dato un morso al panino, per poi riporlo nello zaino. Mi sono chiesta: lo mangeranno più tardi o lo porteranno a casa per un fratellino che non può frequentare la scuola?
Questo gesto mi ha fatto riflettere. Questi bambini, pur nella loro semplicità, sono già tra i più fortunati in una terra dove tanti, troppi, non vanno a scuola. Molti restano ai margini, vulnerabili, esposti ai “lupi” che girano intorno: sfruttatori, trafficanti, predatori che li vedono solo come strumenti, mai come persone.
Quanto è importante fare qualcosa per loro, garantire loro un’educazione, un pasto, un futuro. Guardarli oggi, mentre stringevano i loro panini con una cura quasi sacra, è stato per me un monito e un invito: ogni piccolo gesto conta. Ogni sforzo può fare la differenza per salvare un bambino, per dare speranza a un’intera generazione.