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Diario di bordo – Giorno 4: La spesa

Oggi sono uscita a fare la spesa con Marco e Paul, è stata un’esperienza che non dimenticherò mai.

Alcuni negozi erano semplici strutture fatte di quattro pali coperti da lamiera, con banchi di verdure e altri prodotti, mentre altri vendevano tutto a terra. Alcuni cuocevano piatti locali: una zuppa di miglio con verdure e pesce fritto, oppure spiedini di carne di cui l’origine rimarrà sempre un mistero.

La miseria qui si può quasi respirare, tangibile e silenziosa. Eppure, ogni persona che abbiamo incontrato ci ha accolto con sorrisi grandi e strette di mano sincere, senza mai cercare di forzarci a comprare qualcosa. E i bambini… così tanti, troppi, che non possono andare a scuola perché costa troppo.

E mentre osservo tutto questo, mi chiedo se io, ogni giorno, mi ricordo davvero di ringraziare Dio per tutto ciò che ho. Per il fatto di non dover mangiare per terra o dormire su un tappeto sotto un tetto di paglia, o peggio ancora, di lamiera, con i 40 gradi all’ombra.

Oggi la gratitudine è forte, quasi come un bisogno di riconoscere ciò che spesso diamo per scontato.

Patrizia, missionaria del viaggio di novembre 2024