Categoria: NEWS

À la prochaine, Burkina Faso

6 - 3 - 2025

E’ il nostro ultimo giorno di questo viaggio missionario in Burkina Faso. Scorrono davanti ai miei occhi tutti i luoghi attraverso cui abbiamo viaggiato, in cui abbiamo sostato, così diversi dalle nostre terre natie; rivivo i sentimenti provati, i dialoghi, i momenti vissuti in queste due settimane. Mi sento emozionato ed in pace allo stesso tempo. Mi soffermo su ogni componente di questo nostro gruppo di viaggio: ognuno di essi, a partire da mia moglie, è stato per me semplicemente fantastico.


Ultimi saluti

6 - 3 - 2025

Lasciamo l’Oasi di Santa Teresa e Koupéla con il solito nodo alla gola, questa volta mitigato un po’ dalla presenza di Elodie che viaggerà con noi per Ouaga. Dobbiamo rifornire le nostre due auto di carburante ma i primi “approcci” alle stazioni di servizio falliscono per mancanza di energia elettrica, che blocca l’erogazione del gasolio. Per fortuna dopo Zorgho, troviamo un distributore funzionante.


Il primo pozzo non si scorda mai

4 - 3 - 2025

Se il “primo pozzo non si scorda mai” – ricordo ancora quando andammo ad inaugurare un pozzo della parrocchia nel lontanissimo villaggio di Njimistenga con don Andrea e assistemmo al completamento del montaggio della pompa e all’uscita delle prime gocce di acqua pulita, di cui mai, fino ad allora, la popolazione di quella zona aveva potuto usufruire – anche l’ultimo pozzo, l’undicesimo donato dal Gruppo Albert, resterà impresso profondamente nei nostri ricordi.


Essere padri, essere figli

25 - 2 - 2025

Ciao, papà, come stai? E come sta il papà di Salvio? Hai visto, alla fine ce l’abbiamo fatta anche quest’anno a venirvi a trovare. Non avremmo saltato questa tappa per nessun motivo al mondo. Questa mattinata è stata un po’ dura: abbiamo viaggiato e guidato per molte ore nella savana su strade sterrate, difficili, per raggiungere il villaggio del secondo pozzo donato dal Gruppo Albert in questo viaggio missionario e andare a controllare il funzionamento di un altro, donato l’anno scorso, in un altro villaggio.


L’ultimo saluto al papà di Elodie. Preghiere, festa e riflessioni

24 - 2 - 2025

Suor Elodie e le altre suorine sono stanchissime. Ieri sera sono rientrate alle ventitré per aiutare la sua mamma a cucinare e preparare bibite per nutrire le centinaia di ospiti che vanno e vengono dalla sua casa natale in questi giorni di celebrazione del funerale del suo papà. Eppure alle quattro del mattino sono già di nuovo in azione.


Tra lacrime, sorrisi e… asinelli

24 - 2 - 2025

Questa mattina sveglia presto: messa alle 7:00 . Oggi è l’ultima colazione con Agnese, Giovanna e I due ragazzi, Giovanni ed Antonio, che tra poco ripartiranno con padre Jan per tornare a Ouaga e di lì in Italia. Immancabili le ultime foto di gruppo, ripetuti abbracci e qualche lacrima sincera di chi proprio non riesce a trattenere l’emozione.


Medici, minatori e sofferenti.

23 - 2 - 2025

La giornata inizia sotto la piccola pailotte del giardino dell’Oasi. Il figlio di sette mesi del guardiano notturno, che stiamo curando da alcuni giorni per un’entomodermatosi, con numerose punture di insetto e forse ragni alla gambetta, arriva in braccio alla sua mamma per la medicazione quotidiana. Vengono da lontano, a piedi, almeno una decina di chilometri, mattino e sera da tre giorni. Nel medicare la gamba, Salvio ed io notiamo che Donald, così si chiama il piccolo, è febbricitante, sguardo spento, tosse con muchi.


La giornata della dolcezza

22 - 2 - 2025

Se volessimo dare un titolo alla giornata odierna, sarebbe sicuramente “la giornata della dolcezza”. Infatti siamo stati letteralmente a contatto per tutto il giorno con bambini bellissimi, gioiosi, festanti, espressivi, buffi, simpatici, dolci, da mangiare di baci…


Missione salute

21 - 2 - 2025

Il programma di oggi è abbastanza fitto quindi ieri sera abbiamo deciso di svegliarci alle 6.30 del mattino per essere operativi quanto prima. Ma, nonostante il sacrificio (qui le giornate sono lunghe e intense e un’ora di sonno in più non dispiacerebbe), sembra che non riusciremo ad uscire dall’Oasi alle 8.00, come previsto: la Toyota ha una ruota bucata.


Storie di ordinaria resistenza

19 - 2 - 2025

Questa mattina ci siamo recati in un santuario che qui a Koupela chiamano per brevità “1900 “. È nel 1900 infatti che i primi missionari cattolici giunsero a Koupela e ricevettero dallo “chef” della zona un pezzo di terra in cui stare. Qui essi costruirono una chiesa e iniziarono a predicare.