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“Il Battito della Vita”

Il 15 settembre 2022 è entrata in vigore, in Ungheria, una norma che prevede, per le donne che desiderano ricorrere all’IVG, di ricevere da parte dei medici “indicazioni evidenti sui segni vitali del feto”, che si traduce con l’ascolto del Battito cardiaco Fetale.

In effetti si può ricondurre al diritto della donna di ricevere un consenso informato che sia completo, relativo alle condizioni di sviluppo dell’embrione o feto (in base all’epoca) fondamentale per comprendere gli effetti dell’IVG.
La 194, in Italia, prevede similmente che l’informazione relativa alla procedura sia completa (sia in relazione alle condizioni del concepito che dei rischi della madre)e che sia “attestata l’attività dissuasiva da parte del medico”, eppure quante volte questo accade?
Molte volte questo passaggio viene sorvolato con il risultato di un numero elevato di donne che ricorrono all’aborto con un deficit grave delle informazioni necessarie.
A questo deficit risponde l’impegno generoso e disinteressato dei CAV, come il nostro. I volontari del CAV Progetto Famiglia Vita Franco Vitale da sempre all’interno dei colloqui sollecitano le mamme quando è possibile un controllo ecografico ad ascoltare il battito cardiaco del figlio che portano in grembo, un’arma potente nella presa di coscienza della madre con la conseguente naturale accoglienza della vita.
Auspichiamo, pertanto, un’attenzione maggiore anche in Italia a quest’aspetto sulla scia di quanto previsto in Ungheria.

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